Perino del Vaga, Michele Lucchese e il Palazzo di Paolo III al Campidoglio. Circolazione e uso dei modelli dall'antico nelle decorazioni farnesiane a Roma di Picardi Paola - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Perino del Vaga, Michele Lucchese e il Palazzo di Paolo III al Campidoglio. Circolazione e uso dei modelli dall'antico nelle decorazioni farnesiane a Roma

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Dopo le ricerche d'archivio che l'hanno portata al ritrovamento nei depositi dell'Accademia di Belle Arti di Roma dei fregi che decoravano il demolito palazzo di Paolo III Farnese al Campidoglio, l'autrice analizza ora il ruolo svolto nel cantiere capitolino da Michele Lucchese, remunerato per la realizzazione degli affreschi, che sono connotati da una marcata influenza stilistica di Perino del Vaga. Le invenzioni presenti negli affreschi sono in gran parte derivate dall'antico. Tema dominante è la danza, in cerchio o in fila, di dame e cavalieri, vecchi, putti ed amorini. Questo motivo, negli anni centrali del Cinquecento, doveva rispondere al gusto dell'epoca, tanto da suscitare una diffusione intensa in molti palazzi e ville ricollegabili ai Farnese. L'indagine, quindi, si estende ad altri cantieri farnesiani, mettendo in evidenza caratteristiche ricorrenti di funzionamento delle équipe coinvolte ed una circolazione di artisti di ambito prevalentemente perinesco. Viene inoltre ricostruito il profilo di Michele Lucchese, pittore, incisore e mercante di stampe, la cui attività si svolse all'ombra dei Farnese, ed in particolare del cardinale Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora, nipote di Paolo III. Parte della sua produzione incisoria viene letta anche come un tassello del complesso fenomeno della circolazione dei modelli tra Italia e Francia nel Cinquecento.

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